Poste Italiane ha fornito i chiarimenti utili per richiedere la giacenza media dei prodotti intestati ai minori: la procedura da seguire.
Sono settimane importanti per molti contribuenti che stanno procedendo con la richiesta della nuova certificazione Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), lo strumento che consente di rilevare la situazione economica di un nucleo familiare tenendo conto dei redditi, del patrimonio e delle caratteristiche della stessa famiglia.
Questo strumento è fondamentale per l’accesso a determinati bonus o prestazioni sociali che vengono erogati solo se in possesso di una specifica soglia Isee, mentre per altri è l’importo ad essere calcolato in base alla situazione economica dei richiedenti. Per determinare l’Isee sono necessari dei documenti, tra cui la giacenza media di conti correnti o carte di credito. Vediamo come richiedere questo documento per quanto riguarda i prodotti Poste Italiane intestati ad un minore.
Tra i prodotti del Gruppo Poste Italiane rientrano anche quelli dedicati ai minori, come Buoni fruttiferi e i Libretti di risparmio postale. I genitori dei minori intestatari di questi prodotti in queste settimane si staranno chiedendo come richiedere la giacenza media da presentare per il rilascio della nuova certificazione Isee.
A rispondere al quesito è lo stesso Gruppo Poste Italiane, il quale ha spiegato che la giacenza media dei prodotti in questione può essere richiesta dal soggetto che ha la potestà genitoriale recandosi presso un qualsiasi ufficio postale e presentando un documento di riconoscimento in corso di validità e il codice fiscale del minore. A differenza, dunque, della giacenza media per i prodotti personali che può essere richiesta online, per i prodotti intestati ai minori è necessario recarsi in di presenza allo sportello.
Il documento dovrà essere poi presentato al Caf o al patronato o indicato nella Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) se si procede con la richiesta dell’Isee precompilato online. La giacenza media, che rappresenta l’importo medio delle somme a credito di un cliente in uno specifico periodo di tempo ragguagliato ad un anno, incide sul calcolo dell’Isee.
Ricordiamo che, in base alle nuove disposizioni introdotte dal 1° gennaio 2025, ai fini del calcolo dell’Isee non verranno tenuti in considerazione il valore dei titoli di Stato e degli strumenti di risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come ad esempio buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale, che hanno un valore massimo fino a 50mila euro.
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