I percettori dell’Assegno di Inclusione, anche durante il 2025, dovranno rispettare uno specifico obbligo per non far scattare la sospensione della misura.
Sono stati modificati alcuni requisiti per richiedere l’Assegno di Inclusione, la misura che ha rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza ormai “in pensione” da un anno. Le variazioni, illustrate da una circolare dell’Inps dei giorni scorsi, riguardano le soglie Isee che sono state innalzate permettendo l’accesso a molte più famiglie e garantendo importi più alti.
Rimangono invariati gli altri requisiti, come quelli anagrafici, per richiedere l’Assegno di Inclusione. Inoltre, i percettori, in caso di esito positivo della domanda da inoltrare all’Inps, dovranno rispettare un appuntamento importante previsto dalla normativa. In caso contrario, la misura verrà sospesa sino all’adempimento dell’obbligo.
Assegno di Inclusione, le novità introdotte e l’obbligo da rispettare per i percettori
Il messaggio numero 148 dell’Inps, pubblicato sul sito lo scorso 15 gennaio, ha illustrato nel dettaglio quali saranno le modifiche che interessano i requisiti dell’Assegno di Inclusione introdotte a partire dal 1° gennaio 2025.
In particolare, è stata innalzata la soglia Isee per richiedere la misura, riservata alle famiglie con almeno un componente disabile, over 60, in condizione di svantaggio o minorenne, che è salita da 9.360 euro a 10.140 euro. Sono state ritoccate anche la soglie del reddito familiare, che passa da 6mila a 6.500 euro, e del reddito dei nuclei familiari i cui componenti sono tutti over 67 o affetti da gravi disabilità che è stata innalzata da 7.560 euro a 8.190 euro. Le nuove disposizioni permetteranno a molte più famiglie rispetto allo scorso anno di richiedere l’Assegno di Inclusione.
Come già anticipato, gli altri requisiti non hanno subito variazioni così come l’obbligo di firmare il Patto di attivazione digitale (Pad), accordo di inclusione sociale fondamentale per l’accesso alla misura da stipulare con gli enti di competenza in modo da consentire la valutazione della situazione del nucleo familiare. Una volta sottoscritto il Pad, dal mese successivo verranno erogati gli importi per i percettori che dovranno, entro 120 giorni dalla firma, presentarsi presso i servizi sociali.
La convocazione ed i dettagli in merito verranno inviati attraverso la piattaforma Siisl (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa), ma anche via sms o email. Non presentandosi ai servizi sociali, entro i 120 giorni stabiliti, l’Assegno di Inclusione verrà sospeso sino all’avvenuto incontro.
Dopo il primo incontro, i beneficiari della misura ritenuti “occupabili”, dunque di età compresa tra i 18 ed i 59 anni, sono tenuti ad aggiornare la propria posizione presentandosi, ogni 90 giorni, presso i servizi sociali o gli istituti di patronato. Anche in questo caso, non adempiendo all’obbligo il beneficio verrà sospeso.