Una notizia per alcuni percettori dell’Assegno unico e universale, il contributo è previsto in arrivo solo alla fine del mese di gennaio.
Una delle principali prestazioni a favore delle famiglie con prole è sembra ombra di dubbio l’Assegno unico e universale. La prestazione destinata ai nuclei familiari con figli fino al ventunesimo anno di età (in presenza di determinate condizioni). I percettori della misura sono diversi milioni e con cifre complessive erogate ogni mese molto elevate.
Questo spiega la grande attesa per l’appuntamento con gli accrediti. Ma questo mese alcuni percettori dovranno attendere più del solito. Come noto i versamenti inizieranno il giorno 20 gennaio, lunedì, già in ritardo nella tabella di marcia prevista nei mesi scorsi. Ma per alcune famiglie le attese saranno ancora più lunghe. Scopriamo i motivi.
Una particolare novità riguarda l’INPS e di conseguenza molte delle prestazioni erogate dall’Istituto nazionale di previdenza. Dal primo gennaio 2025 l’INPS ricorre a un nuovo sistema di gestione dei pagamenti. Si tratta del sistema RE. TES. amministrato direttamente dalla Banca d’Italia.
Questo cambiamento comporta alcune novità per i cittadini in attesa di versamenti dall’INPS. Infatti d’ora in poi non sarà più possibile visualizzare in anticipo le date di accredito delle prestazione erogate. L’unico modo per avere la certezza della data è consultare il proprio estratto conto bancario o postale. Questo spiega l’assenza di informazioni sul fascicolo previdenziale del cittadino, che aveva suscitano diverse preoccupazioni tra i percettori di numerose misure.
Ma questo non è l’unico aspetto del quale tener conto. L’adozione del nuovo sistema di gestione telematica sta causando un rallentamento delle operazioni per l’adeguamento di tutte le procedure alla novità. Da qui i ritardi per i pagamenti nelle varie prestazioni comprese l’Assegno unico e universale. Per alcuni beneficiari l’attesa termina il 20 gennaio, in particolare per i titolati di contributi identici a quelli del mese scorso.
Invece come conferma l’INPS, per le prestazioni oggetto di conguaglio, le operazioni di pagamento si concluderanno soltanto a fine mese. Comunque le date fornite potrebbero variare ulteriormente, proprio in base agli aggiornamenti tecnici connessi al nuovo sistema RE. TES. adottato dall’Istituto.
Quindi chi ha avuto dei conguagli nell’importo, in positivo quanto in negativo, come chi ha subito modifiche per variazioni di ISEE o di composizione anagrafica della famiglia, dovrà aspettare qualche giorno in più per l’accredito del contributo, con la speranza che sia entro la fine del mese di gennaio. A questo punto non resta che controllare il proprio conto corrente.
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