Assegno di Inclusione (AdI) di gennaio, beneficiari in attesa, ma le ricariche potrebbero arrivare più tardi più del solito. Le cause.
La principale prestazione per le famiglie con difficoltà economica e sociale è l’Assegno di Inclusione (AdI), di cui beneficiano più di 600mila nuclei familiari. I destinatari sono le famiglie con ISEE a 9.360 euro, ma la quota è destinata a crescere nel 2025) con almeno un componente nelle seguenti condizioni: anziano con 60 o più anni di età, minore, disabile e soggetto in situazione di disagio socio-sanitario preso in carico dai servizi sociali.
Per queste famiglie l’INPS eroga mensilmente una ricarica direttamente sulle Carta Inclusione, con un importo pari all’integrazione al reddito familiare fino 6mila euro annui (anche questa cifra è destinata a crescere per il 2025). La somma quindi è molto attesa dalle famiglie beneficiarie, ma a gennaio le lavorazioni stanno procedendo in ritardo e si teme uno slittamento dei pagamenti.
Pagamento della rata di gennaio dell’Assegno di Inclusione in ritardo, perché?
Il calendario ufficiale dell’Istituto di previdenza sociale indicava nella giornata del 15 gennaio i primi accrediti sulle carte AdI, per i beneficiari in attesa della prima mensilità o degli arretrati. Mentre per tutti gli altri destinatari del contributo la data era fissata al giorno 27. Le lavorazioni sono iniziate dal giorno 13, ma i rallentamenti sono confermati.
Infatti una novità operativa sta comportando uno slittamento delle date annunciate in precedenza. L’INPS ha aderito alla piattaforma RE. TES. della Banca d’Italia relativa ai servizi di Tesoreria dello Stato. Il sistema ha introdotto delle modalità di dialogo dei pagamenti e delle riscossioni completamente telematiche. Ma l’adattamento alla nuova piattaforma sta determinando dei rallentamenti delle operazioni.
Come confermato dall’INPS questa fase di adattamento al sistema RE. TES. determina dei ritardi nei pagamenti dei trattamenti non pensionistici. In futuro i pagamenti delle prestazioni saranno gestiti direttamente dalla Banca d’Italia, mediante la piattaforma RE. TES. Con ogni probabilità la situazione andrà rapidamente normalizzandosi nei prossimi giorni. Tuttavia per questo mese l’AdI sarà ricaricato con qualche giornata di ritardo sulla tabella di marcia prevista.
Da ricordare che questo cambiamento comporta anche un’altra modifica: d’ora in poi i beneficiari dell’Assegno di Inclusione non potranno più visualizzare la data di accredito della misura in anticipo sul fascicolo previdenziale. L’informazione sarà visibile sul portale INPS solo dopo l’emissione della ricarica. Quindi per avere la certezza della data l’unico modo sarà controllare il conto corrente. Delle novità quindi per i beneficiari di AdI delle quali tener conto, in attesa dell’arrivo della ricarica.