Tante persone aspettano con ansia il momento di andare in pensione. Ma dal 2025 per alcuni soggetti il pagamento potrebbe essere slittato. Ecco a chi interesserà questa novità.
Dopo anni di lavoro e sacrificio, in tanti aspettano il momento di mettersi a riposo e andare in pensione. Tuttavia c’è una novità della Legge di Bilancio 2025 che non piacerà a tanti soggetti che attendono con ansia il momento di andare in pensione.
Infatti, per alcuni soggetti questo momento potrebbe arrivare più in là di ciò che credono, dato che il pagamento delle pensioni verrà slittato.
Con la legge di Bilancio 2025 c’è una novità che non piacerà ad alcuni soggetti. In pratica verrà slittato il pagamento delle pensioni. Si tratta in particolare dei dipendenti pubblici che accedono alla pensione anticipata.
In base a questa è infatti possibile andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne. In base alla riforma pensionistica del 2011, il primo assegno di pensione decorreva dal mese successivo a quello in cui venivano maturati i requisiti.
Poi, con la riforma del 2019 è stata introdotta una finestra mobile di tre mesi, per cui il primo pagamento delle pensioni veniva slittato e dunque questi soggetti avrebbero dovuto continuare a lavorare pur di non rimanere senza alcuna entrata. Ora, la Legge di Bilancio 2025 fa slittare ancora di più i tempi di pagamento.
In particolare il cambiamento interessa gli iscritti ex Inpdap (Cpdel, Cps, Cpi e Cpug), ossia i dipendenti del pubblico impiego, che alla data del 31 dicembre 1995 hanno maturato meno di 15 anni di contributi. Nello specifico, già per coloro che maturano i requisiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025 la finestra mobile ha una durata di 4 mesi.
Per i prossimi anni bisognerà considerare altri aumenti di questa finestra mobile, vale a dire:
A decorrere dal 2028, quindi, per accedere alla pensione anticipata questi soggetti dovranno attendere 9 mesi in più. Inoltre, sempre per i prossimi anni, c’è da attendersi anche l’incremento del requisito contributivo. Insomma, per questi sfortunati soggetti la pensione sembra ancora più lontana.
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